Musei - Palazzi e Ville Storiche - visite guidate Roma


La visita guidata dei Musei Vaticani si svolge lungo un percorso che comprende nella parte conclusiva le famose Stanze di Raffaello e la Cappella Sistina, visitate ogni anno da milioni di turisti che giungono a Roma appositamente per vederle, tuttavia, pochi visitano la Pinacoteca dove sono raccolte opere di Giotto, Beato Angelico, Melozzo da Forlì, Perugino, Leonardo, Raffaello, Tiziano, Caravaggio e altri capisaldi della pittura italiana, che la rendono unica al Mondo!
Abbigliamento consigliato: pantaloni lunghi per gli uomini, gonna sotto il ginocchio o pantaloni e spalle coperte per le donne.
Appuntamento: Piazza del Risorgimento, angolo Via di Porta Angelica, sotto le mura Vaticane.

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.















Musei Vaticani: Settore Egizio, Etrusco e Romano/Ellenico
I Musei Vaticani non ospitano solamente la Cappella Sistina e le Stanze di Raffaello, ma un’immensa collezione d’opere che non ha eguale nel resto del Mondo. Oltre a preziosi ritrovamenti di epoca Repubblicana e Imperiale, i musei ospitano una vasta collezione di reperti Ellenici, Etruschi, Egizi e Medio Orientali. Molti di questi vennero trasferiti a Roma in epoca Imperiale per arricchire le collezioni private di imperatori, ricchi patrizi e senatori romani. I Papi furono tra i primi a raccoglierle ed ordinarle per metterle a disposizione del pubblico. L’interesse dei Papi per l’archeologia era motivato dalla ricerca del ruolo fondamentale attribuito dalle Sacre Scritture agli usi e costumi e credo religioso dei popoli antichi. Ammireremo opere di inestimabile valore e rara bellezza in compagnia di un’archeologa, per ricostruire insieme la storia di queste remote civiltà, decifrandone arcani significati e svelandone alcuni segreti.
Abbigliamento consigliato: pantaloni lunghi per gli uomini, gonna sotto il ginocchio o pantaloni e spalle coperte per le donne.
Appuntamento: Piazza del Risorgimento, angolo Via di Porta Angelica, sotto le mura Vaticane.
I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.





Il Palazzo del Quirinale 
Nella sede del Presidente della Repubblica, prima dell'attuale destinazione si avvicendarono i papi che scelsero il sito come residenza estiva e i regnanti di Casa Savoia; tra queste due stagioni, i difficili anni dell'occupazione napoleonica. Ciascuna di queste fasi ha lasciato una traccia riconoscibile nelle eterogenee e pregevoli raccolte distribuite nel percorso delle sale di rappresentanza aperte al pubblico, splendidamente decorate con arazzi, vasi, mobili, dipinti e sculture.
**Ricordiamo che l’accesso al palazzo è unico sia per visitatori singoli che gruppi, e che non c’è modo di evitare eventuali file. L’eventuale tempo speso in fila verrà utilizzato per introdurre il palazzo e parlare di chi lo ha abitato.
Appuntamento: Piazza del Quirinale, presso la fontana dei Dioscuri
I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.






Villa Farnesina alla Lungara e la Loggia di Psiche
*Apertura "pomeridiana" straordinaria a numero chiuso max 25 partecipanti
Nel 1506, il banchiere senese Agostino Chigi, grande mecenate e personaggio di spicco della Roma Rinascimentale, per celebrare la sua potenza, fece progettare da Baldassare Peruzzi una villa per l'ozio sul prototipo della villa suburbana romana. Oltre all'aspetto architettonico, fu notevolmente curato anche quello pittorico; il sublime Raffaello, Sebastiano del Piombo e il Sodoma lasciarono la loro firma su affreschi che fecero scuola fra gli artisti del 500'. L'edificio a forma di ferro di cavallo, racchiude la magia dell'astrologia, la potenza di Ercole e la gelosia di Venere invidiosa di Psiche amata da Amore. Galatea corre veloce sul cocchio, mentre Polifemo suona una musica che possiamo solo immaginare. Le divinità banchettano, Alessandro e Rossane si sposano... ma la bellezza non si può raccontare, è necessario immergersi in quell'atmosfera, tra cortigiane, papi e artisti, senza dimenticare tutti i personaggi importanti che vissero tra quelle mura, nel corso dei secoli.
Appuntamento: Via della Lungara, 230 (presso il cancello d'entrata).





GNAM: Forme e Colori alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna
Durante questa visita, la nostra storica dell’arte Paola Giallongo ci aiuterà a scoprire ed apprezzare  la più grande collezione d’arte moderna e contemporanea d’Italia.  Capolavori unici, spesso sconosciuti al grande pubblico, quanto opere di grandi artisti come il Canova, Van Gogh, Monet, Klimt, Boldini, De Chirico, Capogrossi, Balla, Marinetti, Fontana, e Guttuso, che fanno di questo museo una meta imperdibile per tutti gli amanti dell’arte.
Appuntamento: Viale delle Belle Arti, 131














Le sale dell’Ottocento alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna 
La GNAM ha sede nel monumentale palazzo, di ispirazione neoclassica e gusto Liberty del tempo, realizzato dall'architetto Cesare Bazzani.
La sua collezione è esposta in quattro settori due dedicati al XIX secolo e altri due al XX secolo.
La nostra visita si concentrerà sulle sale dell’ala sud-ovest, dedicata al XIX sec., dall’età napoleonica all’Unità d’Italia. Vi sono esposti pitture e sculture di scuola neoclassica e romantica (Canova, Camuccini, Hayez), con alcune sale riservate al purismo romano e toscano, ai macchiaioli, alle scuole lombarda, piemontese e napoletana.
Appuntamento: Viale delle Belle Arti, 131.





Palazzo Barberini e la Galleria Nazionale d’Arte Antica
Prestigioso palazzo della Roma barocca, fu progettato nel 1625 per papa Urbano VIII da Carlo Maderno, il quale crea una struttura ad acca, caratterizzata da uno spettacolare atrio a ninfeo. Vi lavorarono poi architetti del calibro di Bernini e Borromini, al quale si deve la celeberrima ed elegante scala elicoidale dell'ala ovest del palazzo. Ma sarà Pietro da Cortona a glorificare la famiglia Barberini, decorando il soffitto del salone centrale con l’Allegoria della Divina Provvidenza.
Il palazzo, oggi sede della Galleria Nazionale d’Arte Antica, ospita millecinquecento opere che ripercorrono circa 6 secoli della storia dell’arte italiana ed Europea, dal XII al XVIII secolo, fra cui ricordiamo capolavori del Beato Angelico, Canaletto, Tiziano, Tiepolo, Guercino, Lotto, Reni, El Greco, Van Dyck, Rubens e Caravaggio. Ma la regina indiscussa della galleria è la Fornarina di Raffaello, che con il suo sguardo dolce e innamorato, ci accompagnerà fra le sale di questo bellissimo palazzo da poco ristrutturato e riaperto al pubblico.
Appuntamento: Presso l’entrata, del palazzo, via delle Quattro Fontane, 13.





Galleria Borghese
*visita guidata con prenotazione obbligatoria
La palazzina che ospita la Galleria Borghese, edificata per volere del cardinale Scipione Borghese nella prima metà del XVII secolo nella tenuta di famiglia presso Porta Pinciana, fu concepita non solo come residenza estiva, ma anche come prezioso scrigno di opere d’arte di inestimabile valore. Ammireremo dipinti di Antonello da Messina, Correggio, Raffaello, Caravaggio e Tiziano, nonché splendide sculture del Bernini e del Canova.
Appuntamento: Presso l’entrata, piazzale del museo Borghese, 5

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.






Palazzo Doria Pamphilj, ossia dove l'arte tocca il Cuore
Palazzo fra i più esclusivi della città eterna, proprietà privata dei principi Doria Pamphilj, una fra le ultime “Dinasty Romane”, apre giornalmente le porte della sua galleria al grande pubblico, cuore espositivo del palazzo riccamente decorata con splendidi arredi, affreschi ed opere d’arte, collezionate a partire dal 1651 da Giambattista Pamphilj, salito al soglio pontificio col nome di Innocenzo X. Via via la collezione si è arricchita e impreziosita grazie alle unioni matrimoniali fra membri delle famiglie Doria, Pamphilj, Landi e Aldobrandini. Attraverso le opere di Raffaello, Tintoretto, Tiziano, Caravaggio, Annibale Carracci, Bernini, Algardi, Dughet, Brueghel il Vecchio, Velázquez e molti altri artisti ripercorreremo la storia affascinante di una famiglia che ha cambiato il volto di Roma. Il visitatore che vi accede per la prima volta salendo dall’elegante cortile del Bramante non può che rimanere estasiato da tanta bellezza.  
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, Via del Corso 305 (presso l'ingresso del Palazzo)






I Colonna: il potere, lo sfarzo e la gloria di una grande casata
*Visita guidata del Palazzo e della Galleria Colonna
Chi lo visita per la prima volta rimane stordito da tanta magnificenza, le immense dimensioni della galleria del piano nobile suddivisa in tre ambienti da due grandi arcate sostenute da colonne di marmo antico, i marmi policromi del pavimento provenienti dal tempio di Serapide sul Quirinale, gli affreschi illusionistici che decorano i soffitti, le consolle in ebano, avorio e bronzo dorato, le specchiere e i lampadari di cristallo, i molti quadri e opere d’arte. Tanto turbamento potrebbe essere paragonato all’emozione e ai battiti di cuore provati da Stendhal uscendo da Santa Croce in Firenze. Volgendo lo sguardo alle finestre, siamo nuovamente sopraffatti dalle vedute mozzafiato verso i giardini che sorgono sulle rovine del tempio di Serapide. Tutto è bello, troppo bello, veniamo affascinati dai dipinti di Bronzino, Tintoretto, Guercino, Lanfranco, e Annibale Carracci. Ma il palazzo non potrebbe esistere senza la presenza dei membri della Famiglia Colonna, papa Martino V che mise fine allo Scisma d’Occidente, Marcantonio che fermò l’avanzata dei turchi a Lepanto, i carteggi di Vittoria, ed infine Isabella, arcipapessa e zarina dell’aristocrazia nera, governò Roma nell’ombra fastosa e segreta dei suoi appartamenti. 
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, in Piazza della Pilotta (presso l'ingresso della Pontificia Università Gregoriana)

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.





Palazzo Corsini e il Cenacolo alchemico di Cristina di Svezia
Palazzo Corsini ospitata la prima galleria nazionale d’arte antica creata in Italia, al suo interno vi si conservano capolavori del Caravaggio, Beato Angelico, Rubens, Murillo e molti altri. Del percorso di visita fa parte anche l’appartamento con alcova, appartenuto alla carismatica ed eccentrica Cristina Regina di Svezia che vi dimorò fino alla morte avvenuta nel 1689. Appassionata del conoscere e del sapere, fu con lei che nacque e prese significato il “salotto culturale”, dove si discuteva oltre che di storia, arte e astronomia, anche di scienze occulte e alchimia.
Appuntamentoda 30 minuti prima della partenza, Via della Lungara 10 (presso l'entrata del Palazzo)








Palazzo dei Penitenzieri e il soffitto dei Semidei*Il Palazzo dei Penitenzieri della Rovere viene aperto solo su prenotazione a gruppi (minimo 10) accompagnati da storici dell'arte iscritti nell'albo delle guide turistiche della Provincia di Roma
Il palazzo è oggi sede dell'Hotel Columbus e dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Costruito alla fine del XV sec. per volere del cardinale Domenico della Rovere, è tradizionalmente attribuito a Baccio Pontelli.  Ispirato al prospetto turrito di Palazzo Venezia, presenta ambienti interni, organizzati attorno a un ampio cortile su doppio livello, con giardino e loggiato. Vi si conserva un prezioso ciclo di affreschi opera del Pinturicchio e della sua scuola, importante testimonianza del passaggio dagli stilemi medievali a quelli rinascimentali. Capolavoro assoluto del Pinturicchio, il cosiddetto Soffitto dei Semidei, decorato da 63 formelle dipinte su carta e incollate nei lacunari lignei, in cui l'artista raffigurò creature mitologiche e animali fantastici dai diversi significati filosofici e mitologici derivate dai "bestiari medievali"​. ​Nel XVII secolo, il palazzo divenne sede della Confraternita dei Penitenzieri, ordine istituito allo scopo di prevenire la vendita delle indulgenze e garantire a tutti i pellegrini il sacramento della confessione.
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Via della Conciliazione 33 (presso l'ingresso del Palazzo)

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.





Villa Torlonia: il casino nobile e la casina delle Civette
Nel 1797 il banchiere Giovanni Torlonia ottiene il titolo di marchese; per adeguare le sue proprietà alla nuova condizione nobiliare acquista l'antica Villa Colonna Pamphilj, e per renderla bella quanto le altre dimore romane convoca Giuseppe Valadier. La villa rimarrà ai Torlonia fino al 1925, anno in cui Benito Mussolini la scelse come sua residenza ufficiale. Caratterizzata da un paesaggio all'inglese e da monumenti ed edifici eclettici, la villa domina via Nomentana all'altezza del primo miglio. L’itinerario prevede la visita al Casino Nobile e alla stravagante Casina delle Civette, fiore all'occhiello della vetrata liberty. Avremo inoltre modo di passeggiare nel parco circostante per ammirare le altre strutture abitative, il teatro, la limonaia, le scuderie, e il grande campo da tornei medievale posto a sud della tenuta.
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, presso la biglietteria di Villa Torlonia, Via Nomentana n. 70.





Casino dell’Aurora Pallavicini
* apertura straordinaria a n chiuso max 25 persone ogni 1° del mese
Un gioiello, dell’architettura romana dei primi del 1600, incastonato all’interno del prezioso complesso architettonico di Palazzo Pallavicini Rospigliosi, eretto sulle vestigia delle grandiose Terme di Costantino sul Colle del Quirinale (anticamente Monte Cavallo). Attraverso la duplice “Scala della Pastorella”, ornata da sculture marmoree di epoca romana, si accede ad un ampio giardino segreto ed al Casino dell’Aurora opera dall’architetto fiammingo Giovanni Vasanzio. Ricca la decorazione della facciata all’interno della quale sono inserite lastre di sarcofagi romani del II e III secolo d.C. che narrano storie mitologiche. L’interno del casino è impreziosito dai raffinati affreschi de “L’Aurora” di Guido Reni, “le quattro Stagioni” di Paul Brill ed “i Trionfi” di Antonio Tempesta.
Per ulteriori informazioni e per vedere le foto relative alla visita: 
Appuntamento: Via XXIV Maggio, 43 (direzione piazza del Quirinale)

IL SITO APRE AL PUBBLICO SOLO DURANTE IL 1° GIORNO DI OGNI MESE










Palazzo  Spada e la Galleria Prospettica del Borromini 
Nel cortile del palazzo è posto il celebre “inganno” prospettico del Borromini (1652 -53), la galleria lunga appena 9 metri, viene percepita ben più profonda allo sguardo. L’illusione ottica a “trompe l’oeil”  è ottenuta grazie alle colonne laterali che si rimpiccioliscono verso il fondo, al pavimento posto in lieve salita, alla volta in discesa e alle pareti convergenti. All’interno del palazzo, oggi sede del Consiglio di Stato, si conservano arredi, mobili d’epoca, antiche sculture e dipinti appartenuti alla collezione privata del cardinale Bernardino Spada, opere di Guercino, Artemisia e Orazio Gentileschi, Guido Reni e molti altri artisti del seicento romano.
Accoglienza Piazza Capo di Ferro 13 (zona Campo dei Fiori). 

PER AVERE ACCESSO ANCHE ALLE SALE NORMALMENTE UTILIZZATE DAL CONSIGLIO DI STATO I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.





I Misteri di Palazzo Altemps
prezioso esempio di architettura rinascimentale, pressoché sconosciuto al grande pubblico, riportato alle sue forme originali grazie ad un attento restauro che ha eliminato modifiche che ne avevano alterato l’aspetto. I suoi splendidi interni e la magnifica loggia, affrescata come fosse un giardino d'inverno, fanno da sfondo alle straordinarie collezioni archeologiche appartenute a famiglie della nobiltà romana. Fra i capolavori in mostra il magnifico gruppo del Galata suicida appartenuta ai Boncompagni Ludovisi, i reperti provenienti dal santuario di Iside al Campo Marzio e dal santuario Siriaco al Giannicolo. Ma ciò che più intriga sono i molti simboli dipinti fra le pareti della cappella di famiglia dedicata da Marco Sittico Altemps al figlio Roberto morto per decapitazione.
Appuntamento: P.zza Sant'Apollinare 46





Palazzo Venezia e le collezioni del museo nazionale
costruito nella seconda metà del 1400 per il cardinal Pietro Barbo (futuro papa Paolo II), titolare dell’adiacente Basilica di S Marco. Suo nipote, Marco Barbo, promosse lavori di ampliamento, facendo aggiungere il bellissimo giardino porticato e il Viridarium.
Ceduto alla Repubblica di Venezia da papa Pio IV, che vi stabilì la sua ambasciata, fino a quando passò agli austriaci a seguito del trattato di Campoformio e poi allo stato Italiano.
Durante il ventennio fascista, Mussolini si insediò nella Sala del Mappamondo, dal cui balcone arringava le folle.
Attualmente il palazzo ospita una fra le più importanti biblioteche di archeologia e storia dell'arte, e il museo nazionale, dove si possono ammirare pregevoli opere d'arte databili fra il medioevo e il 1800, fra cui spiccano capolavori del Giorgione, Paolo Veneziano e altri autori di scuola veneta, interessante l’esposizione dedicata a ceramiche, porcellane e opere d’ebanisteria.
* la visita è particolarmente adatta a chi si sta preparando a superare l'esame di guida turistica
Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, presso l’entrata in via del Plebiscito 118.





Palazzo Falconieri, e la simbologia "mistica" del genio barocco di Francesco Borromini
visita a numero chiuso (min. 7 e max 25 partecipanti) con ingresso "esclusivo" e apertura straordinaria 
Nel 1646 l’illustre famiglia toscana dei Falconieri, commissionò a Francesco Borromini l'onere di celebrare il loro prestigio attraverso un complesso programma simbolico e un’ impegnativa operazione di ampliamento dell'elegante palazzo affacciato su via Giulia.
“Esporre segretamente e dimostrare silenziosamente” questo il messaggio ermetico, di stretta osservanza cristiana, racchiuso nell’opera borrominiana dove quadrati, cerchi, triangoli, stelle, croci, palme e rose mistiche creano decorazioni di grande impatto emotivo.
La visita del palazzo, oggi sede dell’Accademia d’Ungheria, si concluderà salendo all'altana affacciata sul Tevere, da cui si gode di una spettacolare visione dall’alto della città.
Accoglienza e Registrazioni da 30’ prima, Via Giulia 1 (presso l’ingresso del Palazzo)

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.





Roma Insolita e SegretaCasino Massimo Lancellotti e le pitture dei Nazareni
* apertura straordinaria ogni domenica mattina (max 25 partecipanti) 
Il casino rappresenta la più importante testimonianza dell'attività romana dei Nazareni, pittori germanici del XIX secolo che si ispirarono all'arte italiana del primo Rinascimento, dipingendo scene tratte dai maggiori poemi della letteratura italiana tra cui spiccano brani della Divina Commedia di Dante, dell’Orlando Furioso dell’Ariosto e della Gerusalemme Liberata del Tasso. L’architettura semplice del casino riflette il gusto tardo manierista dei primi del ‘600, arricchito da sculture antiche e da un giardino all’italiana. Dal 1948 è sede della delegazione dei Francescani di Terra Santa.
Appuntamento:  Via Matteo Boiardo, 16 
Come arrivare: Metro A Manzoni. Bus 3, 85, 87, 117, 650, 850





La sala dei 100 Giorni del Vasari e il Lago Sotterraneo di Palazzo della Cancelleria 
*Visita guidata con prenotazione obbligatoria per l'apertura straordinaria ed esclusiva del salone dei 100 giorni, e della zona archeologica posta sotto la chiesa di S Lorenzo in Damaso. 
Si narra che il palazzo della Cancelleria Apostolica fu costruito dal cardinal Riario grazie alle vincite di una singola notte di gioco. Alla sua realizzazione (1485-1515) contribuirono diversi architetti fra cui Andrea Bregno e Donato Bramante, al quale sono attribuiti anche l’esecuzione del bellissimo cortile rinascimentale e il restauro della contigua chiesa di S Lorenzo in Damaso. Nel 1546 il cardinal Alessandro Farnese commissionò a Giorgio Vasari di celebrare la memoria di papa Paolo III Farnese decorando ad affresco la volta del salone centrale del palazzo, opera che il Vasari si vantò di aver eseguito in solo 100 giorni. Scavi sotto al palazzo (1988- 91) hanno rivelato i resti di un sepolcreto cristiano e le vestigia di una grande basilica paleocristiana che la tradizione vuole costruita sulla Domus di Papa Damaso I (305-384), al di sotto di essa sono un mitreo e il sepolcro di Aulo Irzio sommerso dalle acque di un laghetto color smeraldo, profondo dai 3 ai 6 metri, alimentato dall’Euripus, canale proveniente dallo Stagno di Agrippa.
*Una visita imperdibile che prevede la prenotazione e il pagamento anticipato per l’apertura straordinaria del salone dei 100 giorni e della zona ipogea
Appuntamento: da 30' prima, davanti l’entrata di Palazzo della Cancelleria, in piazza della Cancelleria (zona Campo dei Fiori)

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.






La Buona Ventura - Caravaggio 1594
Emozioni in Pittura: come decifrare un'opera d'arte 
*Visita guidata della Pinacoteca Capitolina
Acquisire le competenze giuste per leggere e comprendere un'opera d'arte, iniziando dalla sua osservazione fino ad arrivare ad interpretare il messaggio e i simboli sacri e profani in essa nascosti, sarà lo scopo di questa visita guidata alla Pinacoteca Capitolina.
La ricca raccolta delle opere esposte offre una rara occasione per l'approfondimento e l'analisi delle varie correnti stilistiche che hanno scandito la storia dell'arte italiana ed europea, evidenziando l'evoluzione e il mutare di stili, tecniche e iconografie peculiari di ciascuna scuola pittorica, e per il riconoscimento dello stile di grandi maestri quali Dosso Dossi, Tiziano, Veronese, Caravaggio, Domenichino, Guido Reni, Pietro da Cortona, Van Dyck e Velàzquez per menzionare solo i più famosi presenti in pinacoteca, vero scrigno d'arte.
Appuntamento: Piazza del Campidoglio 1 (presso l’entrata dei Musei Capitolini)






La Casa dei Cavalieri di Rodi al Foro di Augusto e la Corporazione degli Speziali di S Lorenzo in Miranda al Tempio di Antonino e Faustina
*Apertura “Straordinaria” a n chiuso MAX 25 persone, con prenotazione obbligatoria
​da saldare in anticipo, e invio fotocopia del documento d'identità ​
La casa, risultato di secoli di stratificazioni sul tempio di Marte Ultore nel Foro di Augusto passò nel XIII sec all'ordine Ospedaliero dei Cavalieridi San Giovanni, che acquisiranno i possedimenti del disciolto ordine dei templari trasformandolo nel complesso che ammiriamo oggi, caratterizzato dal notevole loggiato affacciato sui Fori. All'interno custodisce pregevoli stanze con soffitti in legno e pitture quattrocentesche, la sala delle bandiere e mappe, e la cappella Palatina.
Lasciati il Foro di Augusto e Nerva ci dirigeremo a scoprire un altro "tesoro nascosto": la Collegiata di S.Lorenzo in Miranda, sorta all'interno delle rovine del Tempio di Antonino e Faustina del II sec DC., donata nel XV sec alla Corporazione degli Speziali da papa Martino V Colonna, e impreziosita da pregevoli dipinti di Pietro da Cortona, del Domenichino e di maestri fiamminghi.
Appuntamento: Accoglienza e registrazioni da 30’ prima, piazza del Grillo 1

I BIGLIETTI D'INGRESSO VANNO PRENOTATI con sufficiente anticipo per non rimanere delusi.







Antiche Spezierie e Monasteri di Clausura nel Rione Trastevere
*Visita guidata con apertura straordinaria (max 25 partecipanti) dell’antica spezieria di Santa Maria della Scala e del monastero di Santa Maria dei Sette Dolori del Borromini
Accoglienza e registrazioni: da 30’ prima, Via Garibaldi 27 (a pochi passi da Porta Settimiana).
Descrizione:
Il semplice ed austero complesso monastico dedicato alla Madonna dei Sette Dolori, presenta una facciata in laterizi smussata ed ondulata, delimitata da due ali d’angelo che curvandosi verso l’interno sottolineano allusivamente alla chiusura e al ritiro delle oblate agostiniane, che ci ospiteranno in via del tutto eccezionale all’interno di questo capolavoro poco noto del geniale Francesco Borromini.
Dopo aver percorso un breve tratto della Lungaretta giungeremo alla seicentesca farmacia di Santa Maria della Scala, dove fra gli scaffali in legno di noce si conservano droghe, antidoti e pozioni confezionate sapientemente dagli speziali dell’ordine dei Carmelitani Scalzi, come l’acqua Rossa contro la peste, la lavanda Melissa contro l’isteria, o l’erba di Santa Croce, tabacco masticabile utilizzato per curare le nevralgie. Ma la ricetta più famosa non può essere che quella della Theriaca, antidoto antiveleni inventato da Andromaco, medico di Nerone. Visitati i laboratori affollati di bilance, alambicchi di distillazione, mortai, ampolle e vasi di ceramica, giungeremo alle segrete dove venivano imprigionati quei frati che per errore avevano provocato la morte di un loro paziente. A tal proposito il Belli, che aveva usato l’acqua di Santa Maria della Scala per curare un mal di denti, scrisse che gli procurò in bocca “cento inferni sani, sani” .
Una visita imperdibile per respirare a pieni polmoni le tradizioni di una Trastevere, ancora tutta da scoprire.






Villa D’Este
Il progetto di Pirro Ligorio di creare una villa articolata su degradanti terrazze, costituisce un modello più volte emulato in Italia e in Europa. Arroccata sulle propaggini settentrionali dei Monti Tiburtini, narra fra gli affreschi delle sale e gli arredi dei giardini, la leggendaria origine della città di Tivoli legata al mito di Ercole. Grotte e ninfei ricchi di simbolismi, fontane allegoriche sapientemente alimentate dal fiume Aniene che scorre “gaudente” nella sottostante vallata, rendono la villa del cardinale Ippolito d’Este capolavoro assoluto dell’arte tardo rinascimentale, e dal 2001 sito del Patrimonio Mondiale dell'Unesco.
*Fino al 19 ottobre 2014, le sale della villa ospiteranno una mostra dedicata alla moda dell’abito di corte tra il 500’ e 600’, quando tagli più attillati e l’abbandono di sopravvesti ampie e panneggiate videro i vestiti divenire più confortevoli e allo stesso tempo più spettacolari.
Appuntamento: presso l'entrata della villa, Piazza Trento 5, 00019 Tivoli.





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